Newsletter Sai Vibrionica

" Ogni volta che vedete una persona ammalata, scoraggiata, sconsolata o inferma, quello è il vostro campo di seva. " Sri Sathya Sai Baba
Hands Reaching Out

Inoltre

Vol 8 Uscita 5
September/October 2017


Consigli per la salute

Gustare il Cibo in Modo Sano!

“Com’è il cibo, così è la mente;

Com’è la mente, così sono i pensieri; 

Come sono i pensieri, così è il comportamento; 

Com’è il comportamento, così è la salute.” 1

1. Cos’è il Cibo? 2,3

Ciò a cui comunemente ci riferiamo come cibo, viene assunto attraverso la bocca ed è relativo al gusto e alla forma. Tuttavia, rappresenta solo una parte della nostra assunzione totale. Il cibo è ciò che introduciamo in ogni momento attraverso i nostri cinque sensi di vista, olfatto, udito, gusto e tatto. Le tendenze della mente sono basate sul cibo che viene mangiato come pure quello assorbito tramite gli altri sensi. Ogni organo di senso ha bisogno di cibo puro. Perciò, dobbiamo fare attenzione a tutto ciò che introduciamo. Il corpo diventa il tempio di Dio soltanto quando il cibo puro viene assunto attraverso tutti gli organi di senso. 

2. Abbiamo bisogno di cibo 4-6

Tra le necessità della vita, il cibo per nutrire il corpo viene per primo poiché ogni attività dell’uomo dipende dall’energia che ricava dal cibo. Inoltre, è necessario per l’esistenza della mente e per l’esercizio della discriminazione. La vita ha inizio e viene mantenuta dal corpo tramite il cibo per raggiungere il suo scopo, che è quello di riconoscere e realizzare lo spirito che vive nel corpo e lo anima. La vita sostenuta dal cibo è limitata; la vita sostenuta dal nostro spirito divino è eterna. 

3. Il cibo influenza corpo e mente 2,7,10

Il cibo stabilisce la natura della nostra mente. Come il nostro corpo, anche il cibo possiede elementi grossolani, sottili e ancora più sottili. Dopo la digestione, la parte grossolana del cibo solido viene eliminata sotto forma di escrementi, la parte sottile partecipa alla formazione di muscoli ed ossa per sostenere il corpo, e la parte ancor più sottile diviene mente. Allo stesso modo, la parte grossolana dei liquidi e dell’acqua che beviamo esce sotto forma di urina, la loro parte sottile diventa sangue e quella ancor più sottile diventa prana o forza vitale. Perciò, la natura e la qualità del cibo sono molto importanti.

4. Principio guida per l’alimentazione 8-10                                

Dio risiede in ciascuno di noi sotto forma del fuoco digestivo per agevolare la digestione del cibo introdotto. Ciò che andrebbe offerto a Dio come cibo dovrebbe essere la Sua stessa creazione, non ciò che è stato fatto dall’uomo. Adottando questo principio guida, le scritture Indiane hanno classificato il cibo come Satvico, Rajasico e Tamasico, basandosi sulle corrispondenti qualità del cibo. Si consiglia a tutti coloro che desiderano progredire spiritualmente di consumare cibo satvico. Il cibo satvico è più vicino alla natura e alla vita vegetale, che non causa alcun danno a nessun altro organismo o vita o esseri evoluti. Produce purezza, soddisfazione, salute, lunga vita e leggerezza di spirito che favoriscono la pratica spirituale. 

Il cibo rajasico è quello molto salato, acido, caldo o piccante; esercita un effetto stimolante sul corpo e la mente mantenendo sempre la persona in uno stato di dualità. Consumare questo cibo, a breve termine sembra piacevole ma, in seguito, può essere nocivo e portare alla malattia. Il cibo tamasico è essenzialmente vecchio o stracotto o eccessivamente grasso, cosa che creerebbe apatia e pigrizia fisica e mentale ed è nocivo per la salute. 

5. Cibo satvico 1,4,8-11

Gli esempi comprendono acqua pura, acqua di cocco, frutta, ortaggi e altre verdure, noci al naturale (preferibilmente messe in ammollo la sera prima), cereali integrali, legumi e semi da germinazione appena germogliati. I legumi come la soia verde e la soia gialla hanno un elevato contenuto proteico. Andrebbero messi in ammollo e consumati quando risultano masticabili. Il latte non pastorizzato, non omogeneizzato e fresco (preferibilmente non diluito) e i derivati del latte come yogurt, formaggio, burro chiarificato e il miele grezzo sono considerati satvici ma andrebbero consumati in quantità limitata. 

Il cibo naturale non sottoposto a cottura è considerato il miglior cibo satvico. Perché la cottura non viene consigliata? Quando i semi vengono fritti o arrostiti, non germogliano poiché la loro forza vitale è stata eliminata. Soltanto l’uomo vive di cibo cotto e denaturato di vario genere e diviene incline alla malattia. Uccelli e animali che vivono di cibo naturale non attraggono la malattia. 

Il successivo cibo migliore della categoria satvica è quello poco cotto o cucinato al vapore e comprende verdure e ortaggi, tutti appena cucinati. Più a lungo si aspetta dopo la cottura, più il cibo diventa tamasico. Gli utensili e gli ingredienti per cucinare dovrebbero essere puliti e il cibo andrebbe preparato con amore e servito con un sorriso, in modo che vibrazioni pure vengano trasmesse al cibo per sostenere e rafforzare il corpo. L’assunzione quotidiana di cibo satvico non susciterà gli impulsi rajasici di desiderio, collera, orgoglio, avidità, illusione e gelosia.   

6. Pulizia di frutta e verdura 12-15

L’apprensione circa i residui di pesticidi e insetticidi sui cibi crudi non va ignorata. Un metodo è quello di lavare bene la frutta e la verdura sotto acqua corrente pulita. Si possono anche lavare con acqua salata al 2% (20 g di sale in un litro d’acqua) per eliminare la maggior parte dei residui dalla loro superficie. Alcune possono richiedere due o tre lavaggi. Un altro metodo è immergere frutta e verdura per venti minuti in una ciotola riempita d’acqua per metà con un cucchiaio di sale e due di aceto e poi lavarle bene con acqua fresca. Immergerle per un periodo più lungo o sbollentarle le pulirà ma ciò può causare una perdita di sostanze nutritive. In alternativa, si possono coltivare le proprie verdure biologiche oppure procurarsele da fonti affidabili.

7. Offrire il cibo a Dio in primo luogo 11,16

Per prima cosa dovremmo offrire il cibo al Dio in cui abbiamo fede o al proprio Sé più elevato, con gratitudine. Dovremmo anche ringraziare tutti coloro che hanno fatto in modo che avessimo il cibo. Si può pregare prima di mangiare affinché nessun essere rimanga senza cibo e acqua pura da bere. Si può rendere grazie in silenzio o cantare un mantra o qualunque preghiera adatta prima di iniziare a mangiare. Questo purificherebbe e santificherebbe il cibo, eliminando qualunque energia negativa proveniente da chi coltiva o prepara il cibo, e aiuterebbe ad assimilare l’essenza del cibo nel nostro corpo e a purificare il cuore.

8. Come consumare il cibo? 1,3,17-19

Il cibo santificato è una benedizione divina ed è meglio mangiarlo in silenzio, con amore e gratitudine, in un’atmosfera tranquilla, con una posizione seduta eretta ma rilassata. Andrebbe masticato bene con reverenziale attenzione e trasformato in un atto meditativo per facilitare un’adeguata digestione e assimilazione. Il 50% della digestione avviene nella bocca stessa. Si può rendere piacevole il momento del pasto mangiando insieme alla famiglia e agli amici o in qualunque altra buona compagnia, oppure da soli con pensieri rivolti al Divino. L’Ayurveda incoraggia a mangiare il cibo con la propria mano poiché ciascun dito è un’estensione di uno dei cinque elementi e favorisce un’appropriata digestione. 

È meglio non entrare in discussioni mentre si assume il cibo, né guardare la TV o ascoltare argomenti sgradevoli che disturbano la mente. Ciò che viene visto e sentito, a tempo debito metterà radici e crescerà automaticamente nella mente recando danno alla salute. Il cibo non andrebbe mangiato in fretta o stando in piedi o come un inevitabile e noioso lavoro o dovere nei riguardi del corpo.

Si dovrebbe assumere del cibo facilmente digeribile, come frutta e qualche verdura cruda, prima di qualunque altro tipo di cibo solido. Acqua e liquidi non dovrebbero essere assunti mentre si mangia, a meno che il cibo sia molto asciutto. Bevete acqua mezz’ora prima e almeno due ore dopo un pasto.

9. Quanto e quando mangiare 3,10,17,18

Il cibo andrebbe mangiato in quantità moderata, nella misura necessaria, come una medicina per la malattia chiamata fame. Smettete di mangiare quando siete ancora un pochino affamati. Alla fine di un pasto, il vostro stomaco dovrebbe contenere il 50% di sostanze solide, il 25% di liquidi e il 25% d’aria da assegnare ai succhi digestivi e alla fermentazione. La regola pratica è che, anche dopo un pasto, ci si dovrebbe sentire più leggeri di quanto non si fosse all’inizio del pasto, e non assonnati o pesanti. Sentirsi pesanti al termine di un pasto, indica che si è mangiato troppo. 

Anche quando si segue una dieta satvica, se il cibo è troppo ricco (ad esempio contiene un eccesso di ghee o jaggery) o viene assunto in eccesso, ciò risveglierà e aggraverà le qualità rajasiche e tamasiche.

L’assunzione di cibo dovrebbe venire gradatamente ridotta dopo aver superato i cinquant’anni d’età. Se coltiviamo l’atteggiamento di “Io non sono il corpo”, l’organismo non richiederà una grande quantità o varietà di cibo. È meglio conoscere ed essere sensibili alle proprie necessità e bisogni fisici. La cena dovrebbe essere leggera e non consumata a tarda sera. Lo stomaco non andrebbe caricato per abitudine. Si dovrebbe aspettare fino a quando non giunge il richiamo dei morsi della fame prima di procedere al pasto successivo. È noto che chi mangia tre volte al giorno è un rogi (malato); chi mangia due volte al giorno è un bhogi (indulgente); chi mangia una volta al giorno è uno yogi (individuo spiritualmente avanzato). 

10. Cibi da evitare o ridurre al minimo 10,18

I seguenti elementi dovrebbero essere eliminati dalla vostra dieta o almeno ridotti al minimo: alimenti confezionati con additivi – emulsionanti artificiali, coloranti, aromatizzanti, MSG (glutammato monosodico) che è un intensificatore di sapore e non un conservante ed è estremamente dannoso; dolciumi, cioccolato, gelato; bevande gassate, caffeina come si trova nel caffè e nel tè; cibi raffinati, lavorati, grassi o fritti.

Cercate di ridurre il consumo dei seguenti cinque prodotti alimentari bianchi: latte o prodotti caseari compresi formaggio e burro (sostituite con latte di noci o di cocco, latticello o yogurt), zucchero bianco (se proprio dovete, optate per jaggery o zucchero di canna non raffinato), sale (sostituitelo con salgemma), farina bianca o suoi preparati (usate invece farina integrale o di miglio) e riso brillato (il riso non brillato e non raffinato si può mangiare).

Evitate il cibo non vegetariano compresi uova e pesce e anche alcolici e tabacco poiché non sono riconducibili alla costituzione divina degli esseri umani. Questi agiscono da barriere alla crescita spirituale.

11. Come modificare le abitudini alimentari 15,20

Perché aspettare di essere ammalati per cambiare la vostra dieta malsana? Ma non c’è UNA dieta perfetta per tutti. Si possono fare esperimenti con il cibo per conoscere quale funziona meglio e quale vi rende felici e sani. Prima di tutto si deve preparare la propria mente, incoraggiandosi o scotendosi un poco e apportare sani cambiamenti nelle proprie abitudini alimentari per un certo periodo di tempo. Questo darebbe tempo sufficiente sia ai corpi mentali che a quelli fisici di adattarsi e collaborare. Si possono stabilire dei piccoli obiettivi alimentari per ogni settimana e sentirsi felici dei piccoli cambiamenti per poi procedere in modo continuo verso l’ideale. Per coloro che lo ritengono difficile, può essere più pratico seguire la via di mezzo.

12. Cibo e carattere 10

Il cibo costituisce la base del carattere dell’uomo. Tutti gli uomini sono essenzialmente uno ma diventano diversi a causa della qualità del cibo che consumano attraverso i loro sensi e questo apre la strada alle differenze e ai conflitti nella società. Non ci potrà mai essere un legame di comprensione tra due persone se una di loro mangia cibo satvico e l’altra cibo rajasico. Se si vuole sviluppare l’amicizia con Dio, si dovrebbe consumare cibo satvico, sviluppare una natura satvica e avere pensieri satvici, poiché Dio è semplicemente satvico per natura. 

Links: Questo articolo è principalmente basato sugli insegnamenti di Sai riguardo al cibo

  1. Sathya Sai Speaks Vol 27-3, Food, the heart, and the Mind, 21st January 1994
  2. Sathya Sai Speaks Vol 23-16, The Buddhi and the Atma, 26th May 1990
  3. Sathya Sai Speaks Vol 29-03,Triple transformation: Sankranti’s Call,15th January 1996
  4. Sathya Sai Speaks Vol 14-31, Food and Health, 21st September 1979
  5. Sathya Sai Speaks Vol 24-16, The Human Predicament and the Divine, 30th May 1991;
  6. Sathya Sai Speaks Vol 13-19, The Message of Love, 23rd November 1975 & Summer showers in Brindavan 1972, Chapter 4
  7. Sathya Sai Speaks Summer Showers in Brindavan 1993 Chapter 11.
  8. Sathya Sai Speaks 10th Aug 1983, Prashanti Nilayam, Sathya Sai Baba Speaks on Food, Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications 2014, page 17-19
  9. Sathya Sai Speaks Vol 11, Forms of Food, 28th January 1971; Bhagvad Gita, Chapter 17, verses 7-10
  10. Sathya Sai Speaks Vol 16-19, Food and Character
  11. Sathya Sai Speaks Vol 35-22, Listen to the Master of Universe and Transform Yourselves into Ideal Human Beings, 23rd November 2002
  12. http://www.cfs.gov.hk/english/multimedia/multimedia_pub/multimedia_pub_fsf_128_02.html
  13. http://www.cseindia.org/node/2681
  14. https://www.quora.com/How-much-of-combination-is-2-salt-water
  15. Manual  for Vibrionics Practitioners, chapter 9
  16. Sathya Sai Baba Speaks on Food, Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications, 2014, page 21-22
  17. Food & Body, Isha Health and wholeness Guides
  18. https://www.mygov.in/sites/default/files/user_comments/Health_Tips_latest%20pdf.pdf
  19. Sai Vibrionics Newsletter, Vol.8 issue 2, p-15
  20. https://zenhabits.net/eating

2. La Sai Vibrionica in Polonia come riferito dal Coordinatore Polacco 02515 

Il primo seminario di Sai Vibrionica ha avuto luogo in Polonia nel 1999 con la prima visita del dr. Aggarwal nel nostro paese. Due anni dopo egli visitò di nuovo la Polonia e tenne numerosi seminari. Molti devoti della Polonia avevano partecipato in precedenza ai corsi quando erano stati in visita a Prashanti Nilayam, Puttaparthi, India.

Con l’introduzione della serie delle 108 Comuni Combinazioni, il sistema di formazione venne semplificato. Di conseguenza, in Polonia si poterono organizzare regolari corsi senza ulteriore sostegno esterno alla Polonia. Finora ci sono stati 12 seminari e altri ne verranno; l’ultimo si è tenuto nel Marzo 2017 a Spala. Attualmente, in Polonia ci sono più di 250 praticanti che hanno completato il corso e hanno risposto a tutti i requisiti che li hanno qualificati ad ottenere un certificato per la pratica di questo sistema di guarigione. 

Negli ultimi cinque anni, i praticanti Polacchi hanno trattato più di 29.000 pazienti e hanno trascorso quasi 59.000 ore facendo servizio di Vibrionica. Stiamo organizzando due tipi di incontri: un corso per principianti e seminari per praticanti di livello superiore. Fino a settanta persone da tutta la Polonia hanno partecipato a tali incontri; questi hanno permesso ai praticanti di sviluppare le proprie capacità e di approfondire la loro conoscenza della Sai Vibrionica.   

 

 

Om Sai Ram