Profili di Praticanti 03508...फ्रांस
La praticante 03508…Francia, un’esperta infermiera anestesista, ha al suo attivo molte qualifiche in infermieristica e anestesia e rianimazione, compreso un dottorato in Anestesia. Da quarant’anni possiede una grande esperienza di lavoro in sala operatoria, terapia intensiva e pronto soccorso e continua a lavorare con dedizione. Ha imparato diverse lingue straniere e ha persino ottenuto una licenza privata di pilota per lavorare all’estero con organizzazioni di soccorso umanitario.
Guidata fin dall’infanzia sul percorso spirituale dalla madre, che lei considera il suo primo guru, ha trascorso 15 anni imparando e praticando arti marziali e filosofia Buddista. Questo ha fissato in lei una forza interiore che si è rivelata una benedizione per la professione prescelta di dedicarsi ai pazienti e alla loro sofferenza con comprensione, amore e attenzione.
Il suo primo indimenticabile darshan di Swami avvenne nel novembre 1990 a Puttaparthi, quando Lui le si avvicinò e le diede uno sguardo intenso che sciolse il suo cuore e lo colmò di gioia. Così, decise di intensificare le sue varie attività di servizio. Nel 1993, la praticante fu testimone della vicenda di un bambino di 12 anni, che doveva morire o rimanere gravemente minorato per tutta la vita in seguito ad un trauma alla testa e 3 mesi di coma, che era stato miracolosamente guarito con vibhuti e fervide preghiere. Questo avvenimento indusse la praticante a cercare un’alternativa all’allopatia e a comprendere il processo di guarigione. Sua madre aveva una grave forma di artrite reumatoide e fu costretta a letto per diversi mesi. Nel 1995, durante una fase di remissione, la portò all’ashram dove ebbe una benedizione da Swami, si sottopose ad un trattamento ayurvedico e guarì. Questo rese più intenso il suo desiderio di cercare risposte sull’aspetto energetico di differenti terapie.
Durante la sua visita a Puttaparthi del novembre 2013, chiese a Swami interiormente: “Visto che tutto è costituito dalla Tua energia, come mai non c’è alcuna medicina energetica nel Tuo ashram?” Non a caso, presto s’imbattè in un devoto che andava a far visita all’ambulatorio del Dr. Aggarwal nell’ashram. Questa fu la sua introduzione alla vibrionica e avvenne quando mancavano appena 48 ore al suo ritorno a casa. Durante la sua successiva visita del novembre 2014, completò il corso per AVP a Puttaparthi e, dopo 5 anni, il corso per SVP in Francia.
Iniziò la sua pratica su di sé, sui membri della famiglia, amici e colleghi come pure sui loro animali, piante, giardini e case. La maggior parte dei suoi pazienti viveva lontano e si rivolgeva a lei telefonicamente. Al lavoro, trattò con grande successo molti dei suoi colleghi e delle loro famiglie per vari disturbi. Coloro che avevano seguito accuratamente il protocollo di trattamento guarirono completamente e ancora si rivolgono a lei per avere dei rimedi. Altri, con forti dipendenze non riuscirono ad aderire ai cambiamenti di stile di vita proposti e quindi smisero di consultarla nonostante avessero tratto beneficio dai rimedi. Ad esempio, una collega affetta da psoriasi che ricopriva il 90% della sua pelle, mostrò uno straordinario miglioramento con placche rimanenti solo sui gomiti dopo il trattamento vibrionico. Questa paziente sospese il trattamento perché non era in grado di apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita. La praticante notò che anche dopo 3 anni le ampie chiazze di psoriasi non erano ritornate!
Nel 2015 la praticante chiese a Swami come avrebbe potuto inserire la vibrionica nel suo lavoro in ospedale. Si sentì fortemente guidata a purificare il suo ambiente di lavoro. Di conseguenza, fu in grado di spruzzare vibrazioni curative nelle zone con maggiore concentrazione di persone – accettazione e sale di rianimazione, stanze del personale, spogliatoi e sale operatorie. La spruzzatura veniva eseguita di notte, dopo che i tecnici addetti alle superfici avevano completato la loro pulizia. Si rese conto che la combo usata, CC10.1 Emergencies + CC17.2 Cleansing, era molto efficace. Ma notò segni di stanchezza, stress e cali visivi tra il personale, perciò venne usata una seconda combo: CC12.1 Adult tonic + CC15.1 Mental & Emotional tonic + CC15.2 Psychiatric disorders. Quindi alternò le 2 combo ogni mese e, in determinate zone, spruzzò anche delle combo specifiche, a seconda dello stato del luogo e degli individui, ad esempio CC9.2 Infections acute per proteggere dai germi i pazienti più fragili.
I cambiamenti visibilmente positivi nel comportamento e nei sintomi dei pazienti, incoraggiarono la praticante a proseguire con questa pratica, la sua più memorabile esperienza con le combo. Spruzza ogni giorno prima di iniziare con l’anestesia in sala operatoria per stabilizzare e calmare sia i pazienti che il personale. È degno di nota che nel periodo 2015-2019, più di 1.000 pazienti abbiano beneficiato dello spray curativo. Lei usa lo spray anche per proteggere e purificare se stessa, la sua casa e il giardino, e durante i suoi viaggi per importanti appuntamenti.
Nella sua esperienza come SVP, l’uso del potente sistema di carte è davvero gratificante poiché consente precisione nel trattamento. Usando la propria conoscenza sul modo di agire delle differenti medicine allopatiche sui diversi livelli di dolore, ha potenziato antidolorifici allopatici e li ha raccolti in un kit per trattare differenti livelli di dolore su una scala da 1 a 10. Li ha trovati molto efficaci e pratici. Nel caso di profonda depressione associata ad astrazione, ha usato con successo CC15.5 ADD & Autism. Segue il consiglio del praticante esperto02499 con cui condivide molto e lavora sui casi difficili. Raccomanda questo tipo di accordo a vantaggio sia dei pazienti che dei praticanti.
La praticante è convinta che la vibrionica non sia un sistema di cura chiuso, bensì un metodo che si sta costantemente evolvendo. Esso risuona con totale libertà, permettendo differenti percorsi a seconda dell’individuo e della causa della malattia. Anche quando non sembra funzionare per un paziente, non è mai un insuccesso perché agisce al livello necessario non visibile ai nostri occhi, poiché il seme della guarigione è già stato piantato! Talvolta, sono molto efficaci semplici combinazioni. La cosa più importante è mantenere la connessione con la “fonte” che è il cuore della pratica; quando permettiamo a Swami di agire, Egli ci garantisce la Sua guida illuminata. Egli è Colui che guarisce.
La praticante si sente molto onorata e commossa per aver ricevuto e consapevolmente accettato una missione di servizio all’umanità per alleviare la sofferenza. Sente una grande responsabilità nel trasmettere ai pazienti le Vibrazioni Divine benedette da Sri Sathya Sai Baba. Afferma che questo seva l’ha riportata alle cose essenziali della propria vita e la protegge dall’individualismo e dall’egoismo. Conclude dicendo che “guarire un paziente è guarire se stessi”.