Newsletter Sai Vibrionica

Un paziente dell’età di 59 anni, contattò la praticante dietro indicazione di un altro paziente nel giugno 2012. Il paziente aveva avuto un cancro al collo quattro anni prima. Aveva fatto un viaggio a Puttaparthi e Sathya Sai Baba lo aveva guarito. Ora presentava una necrosi dell’osso mascellare conseguente al trattamento radioterapico a cui era stato sottoposto prima di andare in India.  La necrosi è la distruzione del tessuto organico. Si verifica quando non vi è abbastanza sangue che affluisce al tessuto, a causa di lesioni, radiazioni o sostanze chimiche. I medici e il chirurgo consigliarono l’intervento per utilizzare un pezzo dell’osso della gamba e impiantarlo nella mascella dopo la rimozione dell’osso distrutto. Lui non voleva sottoporsi all’intervento. Scelse invece la Vibrionica e la terapia dell’Ossigenoterapia Iperbarica.  

La praticante spedì al paziente:  

#1. CC10.1  Emergencies  +  CC12.1 Adult tonic  +  CC15.1 Mental &  Emotional  tonic  +  CC20.6 Osteoporosis + CC20.7 Fractures…QDS 

A luglio 2012:

CC17.2 Cleansing + CC21.11 Wounds & Abrasions…QDS venne aggiunto alle combinazioni originali. Gliene furono spedite tre boccette.

Nell’estate del 2012, il paziente si sottopose all’ossigenoterapia iperbarica. L’ossigenoterapia iperbarica comporta la respirazione di ossigeno puro in una camera pressurizzata. L’ossigenoterapia iperbarica è un trattamento consolidato per la malattia da decompressione, un rischio legato alle immersioni subacquee. Altre condizioni trattate con l’ossigenoterapia iperbarica comprendono gravi infezioni, bolle d’aria nei vasi sanguigni e ferite che non guariscono in conseguenza di diabete o lesioni da radiazioni. 

In una camera per ossigenoterapia iperbarica, la pressione dell’aria viene aumentata fino a sei volte più della normale pressione dell’aria. In queste condizioni, i polmoni possono raccogliere molto più ossigeno di quanto sarebbe possibile respirando ossigeno puro alla normale pressione dell’aria. Il sangue che trasporta questo ossigeno attraverso il corpo del paziente, stimola il rilascio di sostanze chiamate fattori di crescita e cellule staminali, che favoriscono la guarigione. Nel settembre 2012, il dosaggio venne regolato a TDS. Il paziente riteneva che TDS fosse più comodo per lui. Gliene furono spedite quattro boccette. Proseguì con il rimedio fino a quando il pezzetto di osso mascellare venne  spinto fuori dalla sua bocca.

A luglio 2013, contattò la praticante dopo una visita dai suoi medici che gli dissero che la sua necrosi se n’era andata e lui era guarito. 

Testimonianza del paziente: 

“A causa di una radioterapia utilizzata per trattare un cancro al collo nel 2006, comparve una malattia ossea alla mia mascella nel maggio del 2012. Durante una visita presso l’Università del Texas, al MD Anderson Cancer Centre, USA, venni trattato per una seconda insorgenza di cancro nel giugno del 2012. Per risolvere il problema, decisero di rimuovere una porzione d’osso della mia mandibola che era compromessa e sostituirla con una porzione d’osso ricavata dalla gamba.

Decisi di non sottopormi alla procedura indicata dal medico e scelsi invece di effettuare il trattamento dell’Ossigeno Iperbarico che venne eseguito durante i mesi di luglio e agosto del 2012. Allo stesso tempo avevo iniziato il trattamento Vibrionico. 

Nell’ottobre del 2012, le analisi presso il MD Anderson Medical Centre mostravano che la porzione d’osso morta non era più attaccata alla mascella, il che, secondo il medico, era una buona cosa.

Entro circa due o tre mesi dalla mia visita al MD Anderson il frammento d’osso venne espulso dalla mascella attraverso la gengiva. Durante questo periodo ho continuato costantemente il trattamento Vibrionico. A luglio 2013, durante un controllo presso il MD Anderson, mi fu detto che con la mia mascella andava tutto bene. Contrariamente a ciò che voleva il medico, cioè l’intervento, io decisi per l’Ossigeno Iperbarico e la Vibrionica e il problema venne risolto. 

A proposito, quando il cancro (al collo) ritornò nel gennaio del 2008, mi fu detto che era incurabile. Il 30 luglio 2008, mentre mi trovavo a Puttaparthi, India, Sai Baba mi apparve in sogno e mi disse che il mio cancro era una cosa del passato. Due mesi dopo le analisi mostravano che non vi era alcun segno di cancro e così fecero le analisi del luglio 2013, cinque anni più tardi.”