Profili di Praticanti 11276...India
La Praticante 11276…India che dirige il Centro NIIT di Trivandrum (una importante società di formazione IT), incontrò Sai Baba vent’anni fa. È praticante di Vibrionica dal 2010. In precedenza, questa praticante non nutriva interesse per le malattie e i trattamenti allopatici. Per dirla con le sue stesse parole “come un artista trasforma una pietra in una magnifica scultura”, Swami la trasformò gradualmente in ciò che lei è oggi attraverso varie esperienze. Aveva precedentemente praticato Reiki e guarigione Sai Sanjjevini. In seguito, nel 2006, venne a conoscenza della vibrionica tramite un’amica ma fu solo nel 2010 che ebbe luogo un seminario di formazione in Kerala. Lei ebbe allora l’opportunità di frequentare il primo livello del programma di formazione e l’anno dopo completò il successivo livello e divenne VP. Da allora è diventata uno strumento nelle mani di Swami immerso nel servizio.
Riconosce che inizialmente la sua pratica era più meccanica e seguiva le regole dei libri. Col tempo è diventata più fiduciosa e più intuitiva tramite l’ascolto della sua voce interiore. Questo appare evidente dal grado di successo della sua pratica. La praticante ritiene che quando si lavora come strumenti nelle mani di Dio, ciò aiuta a ridurre l’ego. Quando i suoi pazienti mostrano un miglioramento, lei vede in questo soltanto le benedizioni di Dio che si riversano. Essere testimone di guarigioni miracolose da distanza ravvicinata, induce in lei un modo di pensare positivo e questo le concede una maggiore forza per fare seva. Come risultato della sua pratica, si sente spiritualmente elevata.
È stata benedetta dall’opportunità di condurre tre campi sanitari mensili durante lo scorso anno, in collaborazione con la praticante11958. Questo le ha fornito la possibilità di imparare e anche di condividere le esperienze. Ci sono anche persone vicine e lontane che la contattano per trattamenti. Trattare piante e animali le procura particolare gioia. La praticante condivide un meraviglioso episodio che lei considera un miracolo. Sebbene lei ne fosse ignara, il suo primo campo sanitario capitò nella Giornata Mondiale del Diabete. C’erano quasi un centinaio di pazienti diabetici in attesa di consulto, quando la boccetta del rimedio per il diabete CC6.3 si ruppe mentre la teneva nel palmo della mano. Prontamente, riuscì a salvare alcune gocce del rimedio in una boccetta più grande; lei ritiene che si sia trattato dell’intervento di Dio e anche di un’indicazione per il sempre crescente numero di pazienti diabetici che da allora in poi, è interessante notare, sono stati tutti curati.
Col tempo iniziò ad inserire alcune pratiche tradizionali, come il lavaggio delle ferite da ulcere di vene varicose usando acqua bollita preparata usando foglie di neem (margosa), curcuma e tulsi (basilico sacro) uniti alla vibrionica, ed ottenne risultati migliori. Mescolare rimedi vibrazionali in olio vergine di cocco fatto in casa per le condizioni cutanee, si è dimostrato molto efficace nella sua pratica.
Si ritiene un semplice ed umile strumento nelle Sue mani e quindi è il Divino che traccia tutti i piani per lei. Confida nel fatto che Swami si prenderà cura di tutti i praticanti secondo il suo grandioso piano e la chiave per questo è il completo abbandono.
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