Artrite reumatoide 01448...Germany
Un uomo di 64 anni soffriva di artrite reumatoide da 35 anni. Aveva iniziato con infiammazione e gonfiore alle articolazioni delle dita e dei polsi che si erano diffuse alle gambe e alla schiena nel corso degli anni. Presentava dolore acuto e rigidità a tutte le articolazioni delle dita, polsi, mani, gambe, ginocchia e schiena. Col passare del tempo, il dolore era aumentato e non era in grado di gestire nemmeno la sua normale routine quotidiana. I suoi sintomi erano peggiori al mattino. Si sentiva così debole da non riuscire a tenere niente in mano. Lentamente, la sua spina dorsale si era curvata quasi del 60%. La gravità della sua malattia aveva limitato il suo movimento, perciò era confinato a casa. Per decenni aveva provato farmaci allopatici prescritti da rinomati specialisti ortopedici. Era stato in cura con l’antinfiammatorio Diclofenac 50mg BD per 20 anni. Era stato poi cambiato con Aceclofenac 100mg OD, ma questo gli aveva provocato problemi allo stomaco per cui prendeva Omeprazolo 40mg BD. In preda alla disperazione, era andato in diverse parti dell’India e aveva provato svariati trattamenti alternativi ma nulla era mai stato utile.
I medici ortopedici dovettero ‘fondere’ chirurgicamente entrambe le articolazioni del ginocchio per impedire ulteriori danni. Questo aveva ridotto ancor di più la sua mobilità poiché non poteva affatto piegare le ginocchia. Riusciva a compiere solo minime attività, come camminare con il supporto di alcuni passaggi dentro casa, ad esempio per andare in bagno, con l’aiuto di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Gli effetti collaterali dei FANS, col passare degli anni, provocarono problemi quali aumento della pressione sanguigna, aritmia cardiaca e gonfiore alle gambe, per cui gli venne prescritto dal cardiologo il Ramipril 5mg BD. Questo circolo vizioso di dover assumere un secondo farmaco per contrastare gli effetti collaterali del primo ed il loro prezzo che saliva a spirale avevano causato al paziente molto stress. Gli esami del sangue si rivelarono positivi al fattore reumatoide. Anche i raggi X confermarono il danno provocato alle ossa.
Il 15 Dicembre 2015 gli venne somministrata la seguente combo:
CC10.1 Emergencies + CC15.1 Mental & Emotional tonic + CC20.1 SMJ tonic + CC20.2 SMJ pain + CC20.3 Arthritis + CC20.4 Muscles & Supportive tissue + CC20.5 Spine + CC20.6 Osteoporosis + CC20.7 Fractures…QDS.
Dopo quattro settimane vi fu un miglioramento del 30% dei sintomi e ridusse quindi la dose di antidolorifici. Dopo sei mesi stava meglio al 40% e sospese completamente i FANS e l’Omeprazolo e prese solamente il rimedio vibrazionale. Dopo nove mesi, il miglioramento era progredito al 50%. Dopo un anno di rimedio vibrazionale, era migliorato quasi dell’80% e al termine di 18 mesi, a Giugno 2017, quasi del 90%.
Da Novembre 2017 è libero al 100% dai sintomi di artrite reumatoide, senza alcun gonfiore, dolore o rigidità. Il paziente continua ad assumere il rimedio vibrazionale regolarmente come prescritto. Comprende che, poiché le sue ginocchia sono state fuse, avrà sempre bisogno delle stampelle ma è contento di poter svolgere le sue attività dentro casa senza assumere i costosi antidolorifici con i loro gravi effetti collaterali. Col tempo, spera di poter essere in grado di sospendere anche il Ramipril che prende per i problemi cardiaci, poiché ha iniziato ad assumere il rimedio vibrazionale per questo a partire da Dicembre 2017.
Poiché il praticante si trova in Germania e il paziente in India, tutti i consulti hanno avuto luogo tramite telefono e i rimedi sono stati spediti per posta.