Angolo della Risposta
Vol 14 Uscita 3
Maggio / Giugno 2023
D1. Qual è il miglior modo di somministrare le vibrazioni a bambini molto piccoli e quale dovrebbe essere il dosaggio?
R. Il modo migliore di somministrare le vibrazioni a bambini piccoli o neonati è quello di applicare 1 o 2 gocce di rimedio in acqua sulle labbra; che qualcosa penetri in bocca oppure no non ha importanza! Per bimbi di oltre un mese, mettete alcune gocce in bocca, non è necessario che sia sotto la lingua. Il dosaggio è lo stesso degli adulti, a seconda della gravità della malattia. Fate riferimento anche al vol 2 #3.Q5 e al vol 3 #2.Q4 & vol 3 #6.Q2
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D2. Perché si verifica il pullout? Quali fattori ne determinano l’intensità e la durata?
R. Come parte del naturale processo di purificazione, il corpo espelle continuamente le tossine attraverso gli organi depuratori come reni, pelle, polmoni e fegato per mezzo di urina, sudore, respiro e feci. I rimedi vibrazionali favoriscono semplicemente questa funzione stimolando l’intrinseca capacità purificatrice dell’organismo, quindi può verificarsi il pullout. L’intensità e la durata dipendono dalla quantità di tossine accumulate e dalla velocità con cui vengono espulse dal corpo, tenendo presente che determinate vibrazioni eliminano le tossine più rapidamente di altre. Poiché ogni paziente è diverso, a seconda della sua soglia, l’intensità del pullout verrà percepita in maniera differente. Consultare anche vol 11 #1.Q1
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D3. Alcuni pazienti vengono a conoscenza della propria malattia solo dopo un test diagnostico e contattano immediatamente il praticante per un trattamento senza conoscerne l’effettiva durata. Pertanto, un praticante dovrebbe trattare tale malattia come acuta o cronica?
R. Generalmente noi trattiamo un disturbo come acuto o cronico in base alla durata dei suoi sintomi. Una malattia rivelata da un test diagnostico, senza alcun altro sintomo clinico o fisico, implica una ‘condizione sottostante’ che potrebbe esistere da lungo tempo. Ne sono esempi le malattie legate allo stile di vita come l’ipertensione, le cardiopatie, il diabete, il cancro, i disturbi genetici. Tutte queste condizioni dovrebbero essere trattate come croniche.
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D4. In Francia riceviamo spesso pazienti per i quali l’allopatia non ha avuto successo o non offre alcuna cura. I praticanti nuovi ritengono che in questi casi ci vorrebbe troppo tempo per avere buoni risultati, perciò si scoraggiano e hanno difficoltà nell’inviare casi coronati da successo. Cosa dovrebbero fare?
R. Il problema è nella mente del praticante che, sapendo che l’allopatia non ha soluzioni, comincia a pensare che la vibrionica impiegherà molto tempo, questo si chiama pensiero negativo. Se avete ferma fede che la vibrionica può produrre risultati rapidi, non ci vorrà molto tempo.
Fondamentalmente, la cosa più importante sono i pensieri del praticante durante il consulto con il paziente e mentre prepara e dispensa il rimedio; stabilite quindi una connessione diretta con Swami durante tutta l’interazione con il paziente e considerate che questo richiede una resa completa. Il rimedio diventerà più potente e agirà meglio rispetto a quando non siete connessi.
Ricordate di non menzionare o affermare che la vibrionica migliorerà le sue condizioni molto rapidamente, altrimenti creerete aspettative nella mente del paziente. Se il paziente non migliora rapidamente, e ciò accade in alcuni casi, potrebbe rimanerci male.
È meglio lavorare sinceramente con amore e preghiera nel vostro cuore e piena fede in Swami ed Egli farà certamente ciò che è meglio per il paziente. Non dubitate mai che la vibrionica possa non funzionare e non pensate mai che la vibrionica richieda molto tempo. Dopotutto è Lui che guarisce.
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D5. Dopo aver assunto un rimedio in acqua per svariate o, in alcuni casi, per molte settimane, spesso il paziente chiede, per motivi pratici, se può assumere una pillola direttamente sotto la lingua. Dovrei insistere sul fatto che debba continuare ad assumerlo in acqua poiché è molto più efficace, sebbene io tema che possa sospendere il trattamento?
R. Noi sappiamo che i rimedi assunti in acqua producono una risposta più rapida ma, quando un paziente inizia a trovarlo troppo noioso, è meglio lasciarlo passare alle pillole, affinché non sviluppi avversione per i rimedi vibrionici che, in tal caso, diventeranno meno efficaci per lui! Se sospende il trattamento, sarà ancora peggio. Tuttavia, sarà bene ricordare che nel caso di un episodio acuto, sarà molto meglio tornare all’acqua. Un altro fattore importante è la sensibilità del paziente alle vibrazioni. Per qualcuno molto sensibile alle vibrazioni, un rimedio agisce ugualmente bene sia in acqua che in pillole. Consultare anche il vol 7 #3.Q4.