Tendinite & Noduli della Mano 02901...Italy
Un pianista di 50 anni, presentava da 5 anni tendini dolenti e noduli alla mano sinistra. Questo gli rendeva difficoltoso il proseguire nella sua carriera in qualità di musicista. Suo padre, anch’egli pianista, aveva sofferto del medesimo problema. I sintomi peggiorarono durante l’estate, quando le dita divennero gonfie e rigide. In passato aveva subito due interventi chirurgici per eliminare i noduli ma questo non aveva risolto il problema. Il primo intervento fu nel 2010 e il secondo nel 2011. Il problema continuava e gli interventi non riuscirono a risolvere il problema, erano soltanto dei palliativi. Il trattamento iniziò il 23 giugno 2013 e gli venne prescritto:
#1. OM27 Supportive Tissue…TDS
Dopo soli pochi giorni sentì che la situazione della mano migliorava, ritenne più del 30%, in particolare perché era estate e la mano non si era gonfiata e irrigidita come faceva di solito. Alla fine dell’estate il miglioramento era di circa il 70%. È un pianista di professione e avvertì immediatamente una differenza nel suonare e questo rappresentava per lui qualcosa di meraviglioso. Poiché non era completamente guarito, decisi di cambiare la vibrazione. Avevo letto su una rivista che, in termini di energia, anche il tessuto connettivo è importante poiché dona vita a tutti gli organi. Perciò decisi di aggiungerlo e la combo finale del 14 settembre fu:
#2. OM27 Supportive Tissue + OM30 Connective Tissue…TDS
Aveva ancora un piccolo nodulo alla mano sinistra e questo era molto più morbido al tatto. Dopo soli dieci giorni il nodulo cominciò a regredire e il dolore era molto minore. Per il paziente, questo miglioramento fu molto importante a livello emozionale e ritiene che, oltre alla mano, vi sia stato un rinvigorimento generale di tutto l’organismo. Ora può ricominciare a suonare come prima ed è molto contento. Sta proseguendo con la combo a dosaggio TDS, poiché ritengo che abbia ancora bisogno di un po’ di tempo prima di iniziare la riduzione del rimedio, sto anche considerando di somministrargli una dose di mantenimento continuativa.