Domanda 1: Piante e animali possono avere un pullout?

Risposta: Nessuno ha mai riferito un caso di pullout in piante e animali. Riteniamo che il pullout sia improbabile poiché essi vivono in sintonia con la natura e perciò non sviluppano tossine. Gli esseri umani, d’altro canto, le accumulano a livello mentale e fisico soddisfacendo i sensi. Mentre si trattano piante e animali, è buona norma osservarli con attenzione per notare qualunque impercettibile cambiamento e tenere una registrazione dettagliata riferendo a noi le vostre conclusioni. Questo ci aiuterà nella nostra ricerca.

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Domanda  2: Nel volume 10 uscita 4 della nostra newsletter, avete spiegato perché la vibrionica non è compatibile con l’omeopatia. Non è chiaro se possiamo usare gocce/crema/tonico omeopatici! 

Risposta: Va bene usare gocce omeopatiche per occhi/orecchi/naso oppure una crema per applicazione esterna insieme alle vibrazioni; non interferiscono. L’uso di collirio di Cineraria è stato suggerito nella CC7.2 Partial Vision nel libro delle 108CC. Le pomate omeopatiche per la pelle vengono raccomandate nel libro Vibrionica 2019. I tonici omeopatici possono venire assunti con le vibrazioni, ma con un intervallo di venti minuti o più.

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Domanda 3: Perché ci viene consigliato di far agitare in bocca il rimedio in acqua dopo averlo tenuto sotto la lingua per un minuto?

Risposta: E’ sempre una buona idea sciacquarsi la bocca dopo qualunque pasto o spuntino in modo che   non rimanga nessuna particella di cibo e lo stesso andrebbe fatto prima di assumere qualsiasi rimedio. Agitare l’acqua in bocca per alcuni secondi avrà come risultato un migliore assorbimento delle vibrazioni a causa del loro contatto con ogni parte della bocca.

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Domanda 4: Si potrebbe potenziare ciascuna medicina allopatica individualmente?

Risposta: E’ bene potenziare ogni medicina individualmente, come se ognuna fosse una carta diversa.  Poiché il medicinale non viene negativamente influenzato dal potenziamento, va restituito al paziente affinché lo utilizzi normalmente. Tuttavia, i medicinali che richiedono un potenziamento alla stessa potenza possono essere messi insieme nella stessa boccetta campione. Se tutte le pastiglie non toccano il fondo della boccetta, aggiungete dell’alcol etilico e agitate bene per trasferire le vibrazioni di ciascun medicinale al liquido. In ogni caso, date solo una boccetta di rimedio.

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Domanda 5:  Qual è l’impostazione del selettore più indicata sull’apparecchio SRHVP quando non si usa?

Risposta: Per minimizzare l’usura del selettore, che è la parte più delicata dell’apparecchio SRHVP, potete lasciarlo all’ultima impostazione usata come presentato nel manuale SVP. Tuttavia, va osservata una precauzione. L’impostazione minima possibile del selettore del nostro simulatore di carte è 040 corrispondente alla potenza 1X e la massima è (1)000 per la potenza 10 MM. Quando il selettore è impostato a (1)000 (come per NM110 Essiac o SM39 Tension o la neutralizzazione), suggeriamo di spostarlo leggermente in senso antiorario e lasciare il selettore intorno a 990. Altrimenti, se usate l’apparecchio dopo qualche tempo, potreste confondervi e non rendervi conto se l’impostazione è 000 o (1)000, quindi potreste spostare il selettore nella direzione sbagliata e danneggiarlo durante il procedimento; questo è successo in alcuni casi.

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Domanda 6: Possiamo preparare un rimedio combinando CC e carte?

Risposta: Tutte le combinazioni sono state create con carte e con alcuni rimedi omeopatici, usando l’apparecchio SRHVP. Poiché la vibrionica si sta continuamente evolvendo, queste combinazioni vengono aggiornate di tanto in tanto aggiungendo altre vibrazioni, alcune delle quali con l’uso delle carte. Perciò, mentre si prepara un rimedio usando la cassettina delle 108CC, è perfettamente appropriato per un praticante aggiungere le vibrazioni di qualunque carta adatta al caso in questione.

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Domanda 7: Come ci si connette al proprio sé interiore per diventare intuitivi mentre si prescrivono i rimedi?

Risposta: Ciascuno di noi è essenzialmente Divino, con un complesso corpo-mente diverso. Siamo tutti a differenti livelli di evoluzione spirituale basati sulle nostre esperienze passate, la comprensione, le abitudini, le tendenze e la sadhana seguita. La connessione istantanea al proprio io interiore potrebbe non avvenire in un batter d’occhio quando lo vogliamo noi. Dovremmo lavorare costantemente su questo giorno dopo giorno. Solo percorrendo il cammino mostrato da Swami, attraverso un adeguato stile di vita, il controllo dei sensi, un seva dedicato, ed una pratica spirituale come la meditazione o sedersi tranquillamente con la mente libera, noi possiamo ottenere quella connessione Divina con il nostro vero Sé. Alla fine di ogni giorno, offriamo tutti i frutti della giornata al Divino.